Sono davvero tanti i motivi per i quali organizzare un viaggio in Liguria. Una regione letteralmente incastonata da un meraviglioso mare premiato con la Bandiera Blu e verdeggianti montagne, sui cui pendii sorgono terrazzamenti e graziosi borghi.
La Liguria è sinonimo di Cinque Terre, del Golfo dei Poeti, di Portofino e del Santuario dei Cetacei.
L’altro volto della regione è poi quello più nascosto e forse più autentico, con paesi isolati e dimenticati che contribuiscono a loro modo alla bellezza di questa terra. Tra questi borghi non si può non citare Monesteroli. La sua notorietà è principalmente legata alla sua posizione a picco sul mare e alla presenza della Scalinata di Monesteroli; unica via per raggiungere il borgo per chi non vuole optare per la barca.

Monesteroli, il borgo disabitato

Monesteroli è di fatto un borgo quasi disabitato della Liguria e sorge nel cuore del Parco Nazionale delle Cinque Terre. Si trova precisamente tra Portovenere e una delle perle delle stesse Cinque Terre, Riomaggiore, distante appena 14 Km.
Monesteroli è un borgo di poche case dai tetti rossi, abbarbicato su un promontorio roccioso a 415 mt di altezza. Il suo nome pare rimandi all’antica presenza su questo promontorio di una piccola comunità di monaci.
Il borgo appare praticamente inaccessibile e in effetti lo è. Lo si raggiunge solamente vai mare oppure attraverso la Scalinata di Monesteroli.
Effettivamente il borgo sembra dimenticato dall’uomo, dove la natura ha preso il sopravvento. Gli unici suoni che si sentono sono infatti il rumore delle onde che si infrangono sulla costa rocciosa e il sibilo del vento.
Da qualche tempo Monesteroli è uno dei Luoghi del Cuore del FAI, ente nato appositamente per recuperare e valorizzare quei beni paesaggistici, culturali e storici dimenticati. Non a caso chi si reca oggi a Monesteroli trova case lasciate diroccate, dove in passato si vinificava, ma anche altre restaurate e divenute splendide case vacanze.

La Scalinata di Monesteroli

Il simbolo indiscusso di Monesteroli, oltre allo Scoglio Montonaio che domina la spiaggetta rocciosa sottostante, è senza dubbio la Scalinata Grande, nota anche come Scalinata di Monesteroli. È composta da più di 1100 scalini scavati a mano nella pietra arenaria. Superando un dislivello di ben 400 mt, porta direttamente al borgo ligure, costeggiando vigenti, boscaglia e profumata macchia mediterranea. Ciò che la rende unica al mondo è il suo essere ripida, soprattutto nel suo tratto finale. Inoltre, la totale assenza di protezioni la rende davvero una scala da brividi, che sembra tuffarsi direttamente in mare. Non a caso chi soffre di vertigini deve pensarci bene prima di cimentarsi in questa discesa. In tutti gli altri casi basta una preparazione fisica, scarpe e bacchette da trekking, scorte di cibo e di acqua, spray antizanzare, una crema solare e un cappellino per proteggersi dal sole.

Panorami mozzafiato

Guardando la Scalinata di Monesteroli non si può fare altro che apprezzare lo sforzo e la fatica che l’uomo del passato ha impiegato per costruirla, gradino dopo gradino. Sfidando un’altezza non indifferente e una pendenza altrettanto importante.
“Monumento alla fatica dell’uomo”: è questo il cartello che introduce la scalinata. Peraltro in passato era continuamente percorsa dai vecchi abitanti del borgo di Monesteroli e dai contadini, che salivano e scendevano carichi di pesanti gerle.
Il punto di partenza per raggiungere Monesteroli è Campiglia Tramonti, piccola frazione di La Spezia. Da qui partono numerosi sentieri, anche alla volta delle scogliere Le Nere e Le Rosse.
Partendo da Campiglia Tramonti si intraprende il sentiero n.535, che inizia all’altezza della Locanda Tramonti e del vicino belvedere. Da qui la vista spazia su tutto il Golfo della Spezia, fino a scorgere Le Cinque Terre e le Alpi Apuane.
Si incomincia il percorso alla volta di Monesteroli attraversando terrazzamenti coltivati a vigneti e boschi di lecci. Il percorso regala agli escursionisti un panorama impagabile sull’isola di Tino, su quella di Palmaria e sullo Scoglio Ferale che si erge, solitario, a largo della Costa di Schiara.

Come raggiungere Monesteroli

Dopo un breve tratto di strada asfaltata, all’altezza della deviazione per Schiara, si torna sul sentiero sterrato e si arriva alla Fontana di Nozzano. Si tratta di un’opera costruita nel 1805 dalle truppe napoleoniche nel periodo in cui sostavano proprio nella zona.
Al ritorno questa fontana, popolata anche da simpatici tritoni, sarà una vera benedizione rinfrescante per chi ha affrontato l’intera escursione.
Poco oltre ecco il cartello che introduce alla Scalinata di Monesteroli, nota anche come sentiero CAI n.536. All’inizio non è difficile scendere i gradini essendo ampi e non molto alti. È man mano che si scende e ci si avvicina al borgo di Monesteroli che la scalinata diventa molto ripida e infida, tanto che solo il pensiero di cadere mette i brividi.
Una volta arrivati a Monesteroli si può anche proseguire fino alla sottostante spiaggetta. Oggi è occupata per lo più da rocce e grossi massi caduti in seguito a una frana. Le acque però sono cristalline e fare snorkeling si rivela un vero e proprio viaggio in un mondo subacqueo straordinario.