Mia moglie ed io, da sempre amanti della cultura classica, eravamo curiosi di scoprire una zona della Puglia che conserva ancora oggi una cultura ed una lingua risalenti al greco arcaico: la Grecìa Salentina.

Insieme ad alcuni amici abbiamo deciso di percorrere un itinerario che toccasse quei luoghi che, ancora oggi, conservano molto della cultura ellenica.
La nostra prima tappa è stata Martignano, un paese dove, passeggiando per le vie del centro, si possono ammirare numerosi portali decorati con raffigurazioni di animali e case antiche che presentano una corte interna. Ha suscitato il nostro interesse la chiesa di Santa Maria dei Martiri, con facciata cinquecentesca, che racchiude al suo interno alcuni altari in stile barocco, con statue dalla grandezza imponente. Il pavimento è costituito da un mosaico a tema floreale, geometrico. A Largo Pozzelle, inoltre, grazie ad una gentilissima guida del luogo abbiamo potuto scoprire come anticamente veniva raccolta l’acqua piovana.
La nostra seconda tappa è stata Zollino, dove siamo stati sorpresi dalla presenza di costruzioni megalitiche come i menhir e i dolmen. Passeggiando per le vie del paese siamo stati colpiti dalla chiesa di San Giuseppe da Copertino, che presenta la facciata in stile neoclassico ed al suo interno custodisce alcune statue create magistralmente con la cartapesta.

Dopo una rapida visita alle località di Soleto e Sternatia, caratterizzate dalla presenza di numerose chiese realizzate secondo diversi stili e di Melpignano, famosa per la Notte della Taranta, ci siamo recati a Carpignano Salentino, dove abbiamo potuto ammirare, al centro del paese, la cripta di Santa Cristina, al cui interno sono conservati i primi affreschi storici della regione, affiancati da iscrizioni in lingua greca. A testimoniare l’antichità di questa zona vi sono due menhir, situati nell’agro.

Ciò che colpisce immediatamente di Corigliano d’Otranto è il castello in stile medievale, che ha mantenuto il fossato originario che lo circondava. Sulla porta di ingresso al paese, la Porta Nord, vi sono scolpite delle iscrizioni in caratteri greci. La torre dell’orologio presenta una facciata con richiami di tipo classico.
La nostra ultima tappa è stata Calimera, un paesino dove si trova la chiesa di San Brizio, che contiene al suo interno una tela raffigurante una straordinaria madonna gravida, ed i giardini pubblici all’interno dei quali si trova una stele marmorea donata al paese da Atene, sulla quale è incisa in greco la frase “straniera non sei qui a Calimera”.

Consiglio ai tanti visitatori che sceglieranno il Salento come meta per il loro prossimo viaggio di trascorrere qualche giorno nella Grecìa Salentina. L’entroterra salentino, infatti, forse meno noto rispetto alle località costiere, ha davvero tanto, tantissimo da offrire.