Tra i fiumi più importanti di Spagna non si può non citare il Turia, un corso d’acqua lungo ben 260 km che ha cambiato l’aspetto e le sorti della città di Valencia, in passato messa molto spesso in ginocchio dalle piene del fiume.

Il Turia nasce nell’area montuosa della Sierra de Albarracin, nel territorio catalano di Guadalaviar, per poi sfociare nel Mar Mediterraneo, proprio a largo della costa valenziana, accumulando lungo il suo percorso le acque di affluenti e fiumiciattoli vari.

Il corso del fiume Turia, il fiume di Valencia

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Il Turia, chiamato anche Guadalaviar fino a quando si incontra presso la città di Turel con l’Alfambra, è un fiume piuttosto lungo che rivela acque particolarmente cristalline vicino agli spettacolari canyon della Suerra del Tremendal e della Sierra de Jabalon, fino alle Gole de Albarracin in Aragona.

Da Tuerel in poi il fiume viene alimentato da altri affluenti quali il sopracitato Afambra, il Camarena e, nel territorio valenziano, l’Ebron, il Riodeva e il Bohilgues. Proprio a Valencia il Turia ha visto modificata la parte finale del suo corso perché molte ferite ha apportato alla città. Fu traumatica per la città l’alluvione del 1957, ricordata come la Gran Riada del Valencia, in quanto causò danni non solo agli edifici ma comportò decine e decine di morti. Si decise allora di deviare verso il Plan del Sur le acque del Turia prima della foce, ma a quel punto si pose il problema della destinazione da dare al letto del fiume. All’inizio il generale Franco pensava di costruire un’autostrada con ben quattro corsie, ma, vista la ferma opposizione che la proposta ricevette, si diede spazio a una proposta verde che ha visto la nascita del Jardin del Turia, una delle più importanti aree verdi della città di Valencia.

Questo polmone verde, che come un serpente attraversa il cuore storico di Valencia partendo dal Parque de Cabecera, è lungo ben 9 km ed è meta di sportivi, di famiglie, ma anche semplicemente di coloro che cercano un’oasi di relax nel cuore della città. Non mancano, infatti, stagni, fontane gorgoglianti, punti ristoro, campi sportivi, attrezzi per l’allenamento all’aria aperta e una ricca vegetazione fatta di agrumeti, pini, roseti, piante aromatiche e palme.

Sono poi tanti i ponti che un tempo solcavano il fiume Turia, alcuni dei quali molto antichi come il Puente de Trinidad del XIV secolo, il cinquecentesco Puente de Serranos attraverso il quale si raggiunge il centro storico oltrepassando le iconiche Torri de Serranos e il pedonale Puente del la Mar, monumentale con le sue dieci arcate ogivali.

Impossibile non notare poi il Puente del Ángel Custodio perché sovrasta il Parco di Gulliver, l’attrazione più amata dai bambini sita all’interno dei Jardin del Turia. Al centro di questa area giochi c’è l’installazione lunga 70 m del gigante Gulliver che i bambini si divertono a scalare tramite rampe e scivoli.

Le principali attrazioni del Jardin de Turia

Il letto del fiume Turia è stato trasformato in un vero e proprio polo culturale e ricreativo, divenendo uno dei simboli di Valencia. All’interno sorge ad esempio il Bioparc, parco zoologico dove sono ricostruiti fedelmente gli ambienti del Madagascar, della savana delle foreste equatoriali e delle zone umide. Visitando il Bioparc si ha l’occasione di vedere da vicino animali come lemuri, gorilla, elefanti, leoni, giraffe, coccodrilli e molti altri ancora.

Nel parco sorgono poi il Palau de la Música, sede dell’annuale Festival del Jazz, e il museo di arte moderna IVAM, dove oltre a opere di artisti quali Gonzales e Pinazo, sono presenti i resti di una fortezza medioevale nel seminterrato.

Discorso a parte merita La Città delle Arti e delle Scienze progettata da Santiago Calatrava e considerato il punto focale degli interi Jardin de Turia. Si tratta quest’ultima di una cittadella formata da 7 edifici, primo fra tutti l’Hemisfèric, simile a una tartaruga o a un grande occhio visto dall’esterno. All’interno si trovano un planetario e uno schermo IMAX totalmente immersivo che regala esperienze davvero emozionanti al visitatore.

C’è poi l’Oceanografic, di fatto il secondo acquario più grande di tutta Europa: le vasche riproducono gli ecosistemi del Mediterraneo, dei mari tropicali, di quelli oceanici e artici, permettendo al visitatore l’occasione di ammirare squali, mante, foche, tartarughe e pinguini Humboldt.

La Città delle Arti e delle Scienze comprende anche il Palau de les Arts Reina Sofia, molto simile all’esterno alla prua di una nave arenatasi nel letto del fiume Turia e sede di ben 4 teatri, e il Museo delle Scienze del Principe Felipe, le cui sembianze ricordano lo scheletro di un dinosauro. È uno spazio altamente interattivo il cui punto forte è il simulatore ESA.

Bellissimo poi l’Umbracle, una sorta di galleria realizzata da Santiago Calatrava in legno, granito e acciaio, dove sono racchiuse piante tropicali e mediterranee, intervallate da installazioni e sculture di arte contemporanea.