Nell’arcipelago delle Eolie, in Sicilia, si trova una piccola perla dalla preziosa ed incontaminata bellezza. Caratteristiche ormai rare e che bisogna proteggere e custodire. È Filicudi, una piccola isola dove uomo e natura convivono da secoli in perfetta armonia.
Filicudi è un luogo in cui il turismo non è ancora riuscito a lasciare la sua impronta, infatti appare selvaggio e autentico.
L’anima dell’isola è percepibile e palpabile nell’aria; Filicudi è un territorio dal carattere forte e contrastante.

La particolarità di Filicudi

Le prime cose che si notano sono la pace e la tranquillità che regnano sull’isola. Lontano dai rumori della folla, qui il silenzio è rotto unicamente dal vento tra i rami delle piante e dalle onde del mare. Quando invece si volgono gli occhi ai vulcani (tutti inattivi), ecco che Filicudi mostra il suo lato più tenace e risoluto.
Filicudi non è un’isola per tutti.
Non è un luogo facile da raggiungere, qui le infrastrutture per soggiornare sono molto poche, le attività commerciali quasi inesistenti e non è dotata dei tipici comfort a cui si è abituati quando ci si reca nelle classiche località turistiche, ma è vera. La sua bellezza è unica e rara ed è proprio questo che la rende una meta imperdibile, diversa da ciò a cui si è abituati.

Cosa vedere a Filicudi

Nonostante le dimensioni ridotte, questo luogo ha molto da offrire e sono parecchi i punti d’interesse. Tuttavia, quello che colpisce di più sono la sensazione e l’impressione che Filicudi trasmette nel suo insieme. Come già detto si tratta di un posto insolito, diverso, dove il tempo sembra essersi fermato.
Abitata solo da 200 anime, l’isola è, nel suo complesso, una raccolta di storie e racconti affascinanti. Ecco cosa non perdere.

Il Villaggio Preistorico di Capo Graziano

Questo è il punto ideale da cui partire alla scoperta di tali storie. Il Villaggio è formato dai resti di 27 capanne risalenti all’Età del Bronzo, 1700 a.C.. All’interno di queste capanne erano custoditi preziosi resti di ceramiche.
Si presuppone che il villaggio sia stato distrutto nel 1430 a.C. da un’eruzione violenta.
Nel punto più alto di Capo Graziano è conservato l’altare sacrificale usato dai popoli preistorici che abitavano il posto.

Il Museo Archeologico Eoliano

A Filicudi Porto c’è una tipica casa isolana che è stata adibita a sezione del Museo Archeologico Eoliano di Lipari.
Qui è possibile approfondire la storia e la cultura dell’isola.
Cinque sale con oggetti, elementi didattici ed illustrativi, reperti archeologici, ad esposizione dei visitatori, con lo scopo di condurli in un viaggio che parte dalla Prima e Media Età del Bronzo, per arrivare a tempi più recenti.

Mare di Filicudi e Grotta del Bue Marino

Sola ed unica spiaggia presente sull’isola, la spiaggia di Capo Graziano è lunga 500metri ed è formata da ciottoli vulcanici.
Quest’ultima è l’unico modo per accedere direttamente al mare, in alternativa noleggiando una barca si possono raggiungere diversi punti di particolare bellezza.
Uno di questi è la Grotta del Bue Marino, la più grande presente nell’arcipelago delle Isole Eolie. Le sue dimensioni permettono di entrarci in barca e, non appena si varca la soglia, la sensazione è quella di entrare in un luogo magico. Le luci, infatti, creano meravigliosi giochi di riflessi e colori sullo specchio d’acqua e sulle pareti della grotta.
Nonostante il nome, ad abitare questo posto non era una colonia dell’omonimo animale, pare ovvio, ma di foche monache.
Il nome Bue Marino si deve al rumore che il mare crea dentro la grotta: pare ricordi il muggito dell’animale.
Vicino alla grotta si trovano altri due luoghi da non perdere.

Lo Scoglio della Fortuna e la Punta del Perciato

Il primo è posto perfetto per gli amanti delle immersioni. Lo Scoglio della Fortuna è infatti conosciuto non solo perché grazie alla sua conformazione simile ad una conca, al suo interno ha preso vita una vera e propria piscina naturale, ma anche perché nei suoi dintorni vi sono diverse grotte naturali che fanno da rifugio a diverse specie di pesci.
La Punta del Perciato, invece, è un’opera d’arte. Un arco di roccia vulcanica che, se attraversato a nuoto, meglio ancora se in immersione, svela l’estro artistico di madre natura: i riflessi del sole contro la roccia dell’arco disegnano sul fondale di Filicudi opere di luce.

Il guardiano di Filicudi

Altro punto d’interesse da segnare sulla lista è lo Scoglio o Faraglione, La Canna. Alto 71 metri, questo faraglione, formatosi a causa di un’eruzione vulcanica, si erge dal mare imponente come a voler proteggere l’Isola.
Ad alimentare questa bella credenza è la figura che, con un po’ di immaginazione, si vede nello scoglio. Ovvero quella della Madonna con il bambino. A questa visione sono legate numerose leggende, la più famosa è quella che attribuisce al faraglione poteri magici così potenti, da avverare i desideri di chiunque lo tocchi.

Come arrivare a Filicudi

Come già accennato, l’Isola di Filicudi non è facile da raggiungere. Non vi sono aeroporti che consentano l’atterraggio di aerei, nemmeno quelli più piccoli. L’unico modo per arrivare qui è via mare o tramite elicottero.
Il consiglio è quello di preferire il traghetto o l’aliscafo. In entrambi i casi si parte dalla Sicilia, al porto di Milazzo.
In circa un’ora si arriva a destinazione, passando prima per Salina e proseguendo poi per le isole di Alicudi e Filicudi.