Uno dei film più belli, amati e noti del cinema italiano porta la firma di un maestro quale Sergio Leone, indirettamente ricordato tra le ultime uscite cinematografiche nella pellicola di Giuseppe Tornatore Ennio: soggetto principale, il compositore Ennio Morricone.

Stiamo parlando di Once Upon a Time in America, ovvero C’era una volta in America, che ha fatto sognare intere generazioni e che non a caso è il film di molte persone in tutto il mondo.

Un vero capolavoro, complici le musiche sublimi, la regia eccellente, la storia, il cast spettacolare, ma anche l’ambientazione nella città simbolo del Sogno Americano: New York.

La metropoli che non dorme mai si caratterizza per le molteplici attività che permette di realizzare, alcune note altre più di nicchia.

Si potrà andare a vedere, ad esempio, il musical cats a New York direttamente a Broadway; uno spettacolo che durante il debutto è stato capace di fare un successo incredibile.

Oppure ammirare la Statua della Libertà, altro simbolo dell’american dream. O ancora passeggiare per Central Park o per il Brooklyn Bridge, che collega l’area di Brooklyn, la più popolata della Grande Mela, con quella più esclusiva di Manhattan.

New York ha fascino da vendere ed è sempre una buona idea quella di recarvisi in visita. I momenti migliori? Le mezze stagioni, anche se non è da sottovalutare l’inverno e ancora di più il Natale.

Il clima può essere rigido, certamente, ma la metropoli si trova lambita dalla Corrente del Golfo, che rende il clima decisamente più sostenibile da percepire. E poi, semplicemente, New York è New York. Chi non desidera vederla almeno una volta nella vita?

New York: un sogno…americano

Si parla di sogno americano, ma quanti sanno, in fondo, davvero di cosa si tratta? Per capirlo bisogna andare lontano nel tempo, quando è stata formulata la Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti.

Approvata dal Congresso il 4 luglio 1776, non a caso in questa data ogni anno viene celebrata la Festa dell’Indipendenza, il suo autore principale è stato principalmente Thomas Jefferson ed ha sancito per 13 colonie il fatto di rendersi autonome dall’Impero Britannico.

All’interno del documento sono contenute le basi del sogno americano, le quali vedono al centro due argomenti: i diritti individuali e il diritto alla rivoluzione, idee prese a partire dalla Rivoluzione Francese.

A seguire furono emanate nel 1789 la Costituzione degli Stati Uniti d’America (la più antica a essere ancora oggi in uso) e nel 1791 la Carta dei Diritti. Quest’ultima tutela la libertà di parola, di religione, il diritto a portare armi e molti altri status ancora.

Il sogno americano, quindi, non è fatto solo di voglia di arricchirsi, quanto di ricerca della libertà e della felicità. Gli USA, e New York in particolare, sono stati visti per secoli dagli emigranti di tutto il mondo come terra di opportunità e speranza.

Dove chiunque, con talento, lavoro, perseveranza, audacia, può affermarsi e diventare qualcuno. Il simbolo? Un monumento che si trova a New York, visto da tanti di coloro che giungevano via mare: la Statua della Libertà.

I luoghi newyorkesi più iconici

Quali sono i luoghi che fanno sognare più di tutti a New York? Per elencarli non basterebbero pagine e pagine. Alcuni sono celebri e iconici, come la Statua della Libertà, altri più nascosti.

Il teatro di Broadway rappresenta un altro must da visitare. Un luogo di ritrovo, un vero e proprio status symbol.

Del resto gli Stati Uniti sono famosi per la loro produzione non solo cinematografica ma per gli spettacoli capaci di essere di tendenza a livello planetario: come Cats, appunto.

Broadway si trova ubicato nell’omonima avenue all’interno di Manhattan. All’interno della sua area si trovano oltre 40 teatri, per un totale di almeno 500 posti.

Un’ambientazione spettacolare, che vede al centro una delle piazze più famose della città: Times Square. Qui sono presenti maxi schermi televisivi e cartelloni pubblicitari dalle dimensioni esagerate, i quali riproducono le pubblicità degli spettacoli nei teatri di Broadway.

Times Square è una piazza che presenta un aspetto futuristico, diventato ormai leggendario nell’immaginario collettivo anche perché lo ritroviamo ogni anno in televisione a Capodanno: un’esperienza che merita di essere fatta di persona.

Altri luoghi iconici di New York, in puro Sogno Americano? Ce ne sono tanti: da Ground Zero all’Empire State Building, passando per Central Park e i numerosi musei, a cominciare dal MoMa: il Museum of Modern Art in cui si trovano i capolavori più belli dell’arte moderna.

Un elenco che potrebbe andare avanti ancora a lungo. E allora non fermiamoci, stiamo ancora un po’ insieme a New York. C’è un luogo che non potete assolutamente non scoprire. Concludiamo questo nostro viaggio sognante con una piccola chicca!

Omaggio a Louis Armstrong

A New York si trovano le case di molti artisti che hanno fatto epoca. Presso la 107th Street, esattamente ai numeri 34-56, si trova l’abitazione di un jazzista che ha fatto epoca.

Stiamo parlando del grande Louis Armstrong, noto anche grazie al suo sorriso immenso. Non a caso il suo soprannome era “Satchmo”, un termine in puro slang locale che ben descrive ancora oggi la sua bocca, larga come una borsa.

Se pensate che si tratti di una villa, vi smentiamo subito: troverete la classica struttura in mattoni. È a Corona, quartiere Queens, zona di operai, ancora oggi luogo ricco di verde e popolato prevalentemente dalle famiglie.

La casa è stata la dimora di Armstrong e della sua quarta moglie, Lucille, sposata nel 1942. Qui la donna trascorreva il tempo mentre il trombettista era in giro con il suo talento. Un luogo storico che vale la pena visitare con una guida locale.

È stato immortalato persino su Time, la rivista simbolo dell’American Dream, per via del bagno che vede specchi e marmo.

Una curiosità. Quando il jazzista era in casa i vicini lo scoprivano subito: si affacciava sul balcone e suonava la tromba, per farsi salutare.

Presso il Queens College si possono consultare lettere, foto, registrazioni. In tutto il quartiere non mancano, naturalmente, numerosi concerti ed eventi jazz. Qui Louis suona ancora!