Londra è certamente la prima tappa di un viaggio in Gran Bretagna. È una città incredibile che unisce la modernità imposta dai tempi attuali con una storicità sacra e intoccabile che si mostra prorompente nei suoi monumenti e nelle tradizioni legate alla dinastia reale inglese.
Non basta una settimana per vivere Londra e scoprire ogni suo angolo nascosto, chiesa e museo, dalla National Gallery al Palazzo di Westminster, da Buckingham Palace a Hyde Park. Dopo però aver visitato la capitale inglese in lungo e in largo, si consiglia di muoversi alla volta di luoghi imperdibili. Tra questi ci sono le White Cliffs of Dover, ossia le bianche scogliere della cittadina di Dover. Ben visibili soprattutto per chi arriva in Inghilterra via mare ma non solo. Si tratta di veri e propri monumenti naturali formatisi millenni or sono, che incutono rispetto e quasi timore a chi li osserva. Non stupisce che queste scogliere siano state protagoniste di molti romanzi, dipinti, canzoni e film come “Le bianche scogliere di Dover”, film di Clarence Brown.

Alla scoperta delle Bianche Scogliere di Dover

Le White Cliffs of Dover si trovano lungo la costa meridionale della Gran Bretagna e si estendono tra Folkestone e Kingsdown.
Si affacciano sul capriccioso Canale della Manica, abbracciando uno specchio di mare largo circa 33 km.
Distano da Londra 120 km e possono essere raggiunte in automobile in un paio di ore oppure, nello stesso lasso di tempo, in autobus. In questo caso si parte con la National Express dalla Victoria Coach Station di Londra, per un viaggio economico e anche comodo, potendo scegliere di scendere al porto di Dover oppure nel centro della cittadina. L’alternativa è il treno, certamente più rapido ma anche più costoso. Si viaggia sulla linea diretta Sotheastern e si parte dalla londinese stazione di St Pancras International. Un viaggio che dura da 1 ora e 20 minuti a 2 ore.
Sono soprattutto due i luoghi da cui si possono ammirare le scogliere di Dover in tutta la loro imponenza. Da Langdon Bay e da Crab Bay, con la possibilità di scorgere da vicino la conformazione di queste monumentali falesie.
Le White Cliffs of Dover sono alte 120 m. e si sarebbero formate più di 136 milioni di anni fa, nell’epoca del Creatceo. Allora l’Inghilterra meridionale era sostanzialmente coperta dal mare e unita ancora al continente europeo, emergendo poi al termine dell’ultima glaciazione. A dimostrazione di questo, basta osservare le scogliere, composte in gran parte da finissimo calcare, da detriti, accumuli gessosi ma anche fossili di conchiglie, alghe, microrganismi e persino il fossile di una balena preistorica rinvenuto dai paleontologi.
A proposito della composizione delle scogliere di Dover, che è la stessa di quelle delle francese Calais, i ricercatori dell’Imperial College di Londra hanno rinvenuto anche tracce di polvere cosmica, la quale racconterebbe la situazione del Sistema Solare primordiale.

Dover: cosa vedere oltre alle White Cliffs

Le scogliere di Dover, bianche seppur con striature scure di selce, sono uno dei più importanti e preziosi tesori naturalistici.
È importante non perdere tempo e sfruttare ogni minima occasione per visitarle perché, l’azione erosiva del mare sta letteralmente distruggendo le White Cliffs di Dover, con crolli di roccia che vanno a finire in mare.
A queste scogliere è dedicata anche una struggente canzone che si intitola “White Cliffs of Dover”, cantata dai soldati britannici in partenza durante la Seconda Guerra Mondiale. Loro vedevano queste falesie come ultima cosa prima di vedere il mare, con la promessa che prima o poi la guerra sarebbe finita e sarebbero tornati a casa.
Dover è stata a tal proposito molto coinvolta nelle vicende belliche del secondo conflitto mondiale. Qui c’era la prima linea di difesa decisa da Churchill contro i tedeschi e dal suo porto partì la rovinosa ritirata di Dunkerque. Dover fu anche bombardata dagli aerei della Lutwaffe, che molti edifici danneggiarono, senza però permettere mai al nemico tedesco di mettere piede in Gran Bretagna.
Percorrete il sentiero che porta al bellissimo e iconico faro South Foreland Lighthouse punteggiato da resti di trincee, senza dimenticare poi i Fan Bay Deep Shelter, profondi tunnel scavati nelle stesse White Cliffs of Dover, a due passi dal porto, utilizzate per alloggiare la batteria.
Mettendo da parte la storia bellica, non si può non sottolineare la bellezza del faro di Dover, costruito in piena epoca vittoriana nel 1843. È qui che si usò per la prima volta la luce elettrica per un faro. Ed è sempre qui che Guglielmo Marconi fece i suoi primissimi esperimenti con la radio. Presso il South Foreland Lighthouse, che organizza anche scenografiche gare di aquiloni, si trova una tearoom. Qui si può gustare qualche scone con una tazza di tè, con vista magnifica sulle scogliere di Dover.
Una visita alla cittadina è in ogni caso d’obbligo, ospitando siti imperdibili come il Castello di Dover e il Dover Museum.