Craco, piccolo borgo lucano arroccato su una roccia dal colore tenue, attira visitatori da tutta Italia per la sua natura misteriosa e affascinante. Si tratta, infatti, di un paese che non solo presenta tutti gli aspetti caratteristici dei dintorni di Matera, ma è anche ormai divenuto un comune fantasma. Nonostante ciò, Craco ha molto da offrire, e la sua condizione lo rende anzi ancora più attraente per una visita. Di seguito scopriremo nel dettaglio questo borgo abbandonato tra i più belli del nostro Paese.

La storia di Craco

Distante 50 km da Matera, Craco emerge dalla desolazione del paesaggio circostante e dalla brulla conformazione dei calanchi, spiccando grazie alla sua posizione privilegiata. Ma non è solo questo a conferirgli quell’aria maestosa e, al contempo spettrale. Ciò che sortisce il maggiore effetto è il fatto che il borgo sia disabitato, e ad ogni visitatore crea la sensazione di essersi perduto in un tempo immobile che non scorre mai.
In effetti, Craco sembra far parte di un angolo di Basilicata dimenticato completamente dall’uomo per secoli, ma non è stato sempre così. Indizi della presenza di uomini, infatti, risalgono già al VII secolo a.C.. In seguito gli antichi Greci lo abitarono, in un moto di allontanamento dalle coste, per evitare le pestilenze dilaganti. Anche i Bizantini vi si insediarono, sviluppando in maniera significativa l’attività agricola. A questo periodo si deve, probabilmente, l’origine del nome, che deriverebbe dal latino corax, ovvero corvo. Questa etimologia potrebbe fare riferimento alla presenza copiosa di questi uccelli fin dall’arrivo delle civiltà che si sono susseguite in questo territorio.
Nei secoli successivi, Craco fu teatro di brigantaggio, istituzione delle prime università e sanguinose rivolte, fino al giorno della famosa evacuazione avvenuta nel 1963. A seguito di una rovinosa frana, costrinse gli abitanti ad abbandonare le proprie case per trasferirsi a valle. Nonostante il borgo sia rimasto perfettamente intatto, non venne più ripopolato.

Cosa vedere a Craco

Occorre premettere, prima di addentrarci in una panoramica alla scoperta di Craco, che per visitare il paese è necessario l’accompagnamento da parte di una guida riconosciuta. Il territorio è normalmente soggetto a frane e fenomeni analoghi, pertanto occorre procurarsi un elmetto e organizzare un tour guidato. Chi opta per l’autonomia, per sua stessa sicurezza, potrà vedere Craco solo dall’esterno, senza varcare il cancello.
Detto ciò, la costruzione che spicca maggiormente è la Torre Normanna quattrocentesca, conosciuta dai locali come il Castello, rimasta intatta nonostante un fulmine e le numerose frane. Inoltre, a Craco sono presenti ben 4 palazzi nobiliari che costituiscono altrettanti punti di interesse. All’interno di essi si possono ancora chiaramente distinguere decorazioni sfarzose. Palazzo Carbone è il simbolo della rivolta dei contadini che occuparono il paese, dal momento che da qui partirono gli spari dei nobili che tentarono di sedare l’insurrezione. Invece Palazzo Grossi, monumentale in forma e dimensioni e decorato a motivi floreali, rappresenta uno splendido esempio di architettura locale. Il Palazzo Cammarota è imperdibile per la vista che si gode dall’alto delle sue finestre e abbraccia tutto il paesaggio limitrofo. Infine, Palazzo Maronna rappresenta la quintessenza dello spirito del paese, con le sue stanze buie che parlano chiaramente di abbandono e infondono soggezione.

Gli edifici religiosi di Craco

Parlando degli edifici religiosi, invece, il più importante è senza dubbio la Chiesa Madre di San Nicola, con tanto di cupola rivestita di maioliche, campanile e un antico rosone. Ai piedi del paese si trova anche la Cappella di Santa Barbara, insieme al Convento Francescano annesso alla Chiesa di San Pietro.
Molto interessante è l’interno della Chiesa della Madonna della Stella, che s varca passando da un immenso portone in legno. Mentre al Monastero dei Frati Minori vengono ospitati talvolta degli eventi, specialmente in estate, quando si tengono dei concerti di musica classica. Infine, una autentico tesoro è custodito dalla Chiesa di Sant’Eligio, che racchiude un affresco cinquecentesco raffigurante la crocifissione.
Craco è insomma un borgo che riserva molte sorprese e regala momenti preziosi, che possono celarsi dietro ogni stradina e in ogni scorcio. Questo è stato luogo di riprese cinematografiche per film italiani e stranieri, e non sorprende che sia in grado di stupire sempre i suoi visitatori.
Prendendo le dovute precauzioni, non è possibile lasciare la Lucania senza visitare Craco, il paese fantasma circondato da una magica desolazione.