Con i suoi tre appuntamenti annuali dedicati al mondo del jazz, la regione Umbria si conferma la capitale italiana di questo genere musicale.

Mentre la rassegna primaverile si svolge a Terni e quella estiva vede come protagonista il capoluogo, Perugia, a fare da cornice all’Umbria Jazz Winter 2019 è Orvieto, città famosa per la sua rara bellezza e quel suo ergersi maestosa da una roccia di tufo rossastra, come una regina sul suo piedistallo.

Suonatori di fama internazionale, italiani e non, ma anche artisti emergenti provenienti da tutto il mondo, si daranno appuntamento qui, dal 28 dicembre 2019 al 1° gennaio 2020.

Giunto al suo ventisettesimo appuntamento – la prima edizione si tenne nel 1993 – il festival si propone di regalare agli appassionati del genere ben cinque giorni di eventi in cui la parola d’ordine sarà jazz ovunque. Per le strade del centro storico, nei teatri e nei locali si suonerà senza fermarsi. Il programma, ricchissimo e vario, prevede concerti a partire dalla tarda mattina fino a notte inoltrata e accontenterà tutti.

Umbria Jazz Winter 2019 però non è solo musica. La città della rupe, insieme ai suoi palazzi, teatri e locali, sarà protagonista indiscussa anche con un’offerta enogastronomica di alto livello.

Il programma e le location di Umbria Jazz Winter 2019

Umbria Jazz Winter 2019, con ben cinque giorni di jazz, è l’evento invernale irrinunciabile per gli appassionati del genere. Quest’anno però, oltre ai momenti attesi e ai nomi famosi, non mancheranno le novità. Alcuni concerti, infatti, spiccheranno nella programmazione per la loro apparente lontananza al mondo del jazz; le repliche permetteranno una scelta più flessibile e autonoma nell’organizzazione di chi non vuol perdersi proprio nulla.

Si inizia in tarda mattinata, scivolando nel pomeriggio e sera, per poi chiudere di notte, con le classiche jam session.

Partenza quindi il 28 dicembre, con il primo spettacolo nell’elegante Palazzo del Popolo e per strada la Funk Off band di Dario Cecchini, che con vitalità ed energia trascinerà il centro storico della città.

Da segnalare, in questa prima giornata, sono due appuntamenti serali perfetti per chi vuole avvicinarsi al mondo del jazz in punta di piedi: “Le canzoni di Mina” con Danilo Rea, Massimo Moriconi e Alfredo Golino e a seguire “The Magic and Mystery of the Beatles” diretto da G. Goldstein, dove John Scofield affiancherà Jay Anderson, Lewis Nash, la Umbria Jazz Orchestra e l’Orchestra da Camera di Perugia. Scenario di questi due eventi sarà il Teatro Mancinelli e si terranno repliche nei giorni successivi.

Per l’incontro tra jazz e buon cibo, i concerti da segnalare sono quelli al Ristorante al San Francesco e al Palazzo dei Sette. Queste due location ospiteranno anche il cenone di fine anno, per salutare il 2019 nel migliore dei modi.

Saranno tutti al mattino, invece, gli appuntamenti al Museo Emilio Greco: si comincia il 29 dicembre con Giovanni Guidi, seguito il 30 dicembre da Antonello Salis e Simone Zanchini, il 31 dicembre da Dino Rubino, per concludere il primo giorno del 2020 con “Love in Translation”.

Ci si avvicinerà alla mezzanotte del 31 dicembre con la Funk Off band, questa volta on stage al Palazzo del Popolo, mentre dopo la mezzanotte ci sarà il “Paolo Fresu Devil Quartet”.

Sarà invece al Teatro Mancinelli l’appuntamento immancabile con il concerto gospel Every Praise & Virginia Union Gospel Choir featuring J. David Bratton. Il coro gospel replicherà anche il primo di gennaio, con una messa di pace nello splendido Duomo, per iniziare l’anno con una sferzata di allegria coinvolgente in un contesto architettonico senza eguali.

Informazioni utili per l’Umbria Jazz Winter 2019

Tutte le informazioni necessarie per reperire i biglietti, sfogliare il programma e scegliere la combinazione più adatta alle proprie esigenze e ai propri gusti, sono disponibili sul sito ufficiale dell’Umbria Jazz: www.umbriajazz.it. Basterà selezionare Umbria Jazz Winter 2019 e scaricare la comoda guida in PDF.

Per le informazioni logistiche, come gli hotel consigliati e i parcheggi sotto la rupe, il sito “Orvieto Viva” andrà benissimo.

Visitare Orvieto in questo periodo dell’anno significa vedere una delle città più belle d’Italia in un’atmosfera unica, con la possibilità imperdibile di avvicinarsi al mondo del jazz e imparare a conoscerlo.

Questa musica risulta spesso difficile da comprendere per la sua caratteristica improvvisazione. Tuttavia, pur non richiamando nessuna melodia conosciuta, il jazz è capace di evocare emozioni che danno la sensazione di viaggiare in luoghi ed epoche mai vissute.