Il Salento è conosciuto dai visitatori di tutto il mondo, specie per le sue spiagge bagnate da un mare cristallino e per la storia profonda che ha attraversato le città più importanti della zona.

Al di là dei soliti itinerari turistici, però, questo territorio comprende due località meno note che si distinguono per fascino, vastità di territorio e panorami mozzafiato che regaleranno emozioni indiscutibili.

Stiamo parlando di Uggiano la Chiesa e Giuggianello, due paesi dalle immense potenzialità che, seppur meno conosciute, hanno contribuito a rendere il Salento un posto da visitare in ogni suo recondito angolo.

Se si arriva in aereo e si vuole raggiungere queste due località, si può optare per noleggiare un’auto direttamente in aeroporto oppure sceglier un servizio navetta da Brindisi fino a Otranto.

Vediamo dunque, qui di seguito, cosa c’è da vedere in queste due località salentine, qual è la storia che le ha attraversate e i punti di maggiore interesse turistico.

Uggiano la Chiesa: alla scoperta dei dolmen e degli edifici secolari

Come abbiamo accennato, recarsi in Salento per un viaggio non vuol dire necessariamente toccare le città più conosciute. Spesso, per entrare in contatto con la vera essenza di questo territorio, bisogna spostarsi in punti meno noti ma altrettanto suggestivi.

Uggiano la Chiesa, in tale contesto, non ha nulla da invidiare alle altre località della zona e chi decide di recarsi qui potrà iniziare la visita partendo dalla meravigliosa “Chiesa Matrice di Santa Maria Maddalena”.

Tale figura, screditata ingiustamente nel corso dei secoli, viene qui esaltata, raffigurandola come “apostolo degli apostoli”. Maria Maddalena, infatti, non abbandonò mai Gesù e gli fu accanto fino alla morte e proprio lei ebbe il compito di rivelare la sua risurrezione.

Sarà impressionante ammirare, all’interno della Chiesa, un complesso architettonico di così straordinaria bellezza, specialmente in un paese così piccolo della provincia di Lecce.

Qui, infatti, si potranno ammirare i dipinti di Oronzo Tiso che raccontano le gesta di Maria Maddalena. Gli altri tesori, un tempo andati perduti, sono ritornati in parte alla Chiesa, tra cui la preziosissima “andrienne di Santa Maria Maddalena”. Questo vestito femminile, di origine francese, arrivò a Uggiano la Chiesa come simbolo di devozione; durante le feste patronali, infatti, viene fatto indossare alla statua della Maddalena.

Una volta usciti dalla Chiesa, da cui si potrà ammirare la sua bellissima facciata in stile barocco, si proseguirà la visita del paese che condurrà a dei siti storici molto antichi.

La presenza di dolmen e menhir testimoniano che Uggiano aveva origini preistoriche; da qui passarono i monaci basiliani che lasciarono un “villaggio rurale monastico” di grande valore storico.

Nei dintorni sarà possibile scorgere anche una torre d’avvistamento; in origine questa ed altre strutture simili erano utilizzate per avvistare l’avanzata di eventuali nemici, segnalando il loro arrivo con il fuoco o il fumo; in questo modo, gli abitanti del luogo avevano l’occasione di mettersi al riparo.

Un paese molto piccolo, dunque, ma comunque intriso di storia, abitato in origine da sole sedici famiglie e che già allora si era distinto per la presenza della Chiesa Matrice, la cui importanza è esaltata maggiormente dalle colonne che sostengono un antico palazzo e dalla torre, entrambe rivolte verso questo magnifico edificio religioso.

Giuggianello: tra natura e palazzi antichi

Giuggianello è un piccolo borgo della provincia di Lecce, poco distante da altri punti di grande interesse come Otranto o Torre dell’Orso.

In origine, il paese era un casale del IX secolo, circondato da dolmen e menhir risalenti al Medioevo e che, nel corso degli anni, subì diverse trasformazioni, diventando prima feudale e poi, nell’Ottocento, arrivò ad affermarsi come comune autonomo.
A quell’epoca, gli abitanti del posto erano poco più di 600 e la maggior parte di loro si dedicava all’agricoltura.

Chi decide di visitare Giuggianello potrà scoprire un luogo quasi fiabesco, attorniato da una natura resa ancor più suggestiva dai famosi “Massi della Vecchia”, ovvero sculture quasi “ultraterrene”, maestosi giganti di pietra immersi negli ulivi del Salento.
Secondo un’antica leggenda, qui vi dimorerebbe una strega che, all’epoca, chiedeva ai passanti di risolvere degli indovinelli; chi non ci riusciva veniva tramutato in pietra.

Proseguendo verso il centro storico, invece, si potranno ammirare edifici secolari, come il “Palazzo Frisari Bozzi Colonna”, risalente al ‘600, e “Palazzo Pirtoli” il cui giardino annesso conserva un antico frantoio ipogeo che veniva utilizzato per spremere le olive.

Infine, da menzionare sono la Chiesa Madre di Sant’Antonio Abate, costruita nel ‘700, la Chiesa della Madonna Assunta, sorta nel periodo del Rinascimento, e la Cripta di San Giovanni Battista, ispirata allo stile bizantino.

Se si è amanti della natura, merita di essere menzionato uno dei giardini botanici più grandi di tutta Italia, ovvero La Cutura. Un’ampia varietà di flora e fauna proveniente da tutto il mondo è un’attrazione da non perdere.

Chi avesse il desiderio di partecipare agli eventi e alle feste che si tengono in questo paese, non dovrà perdere assolutamente la “Sagra di San Giuseppe” che si svolge il 19 marzo di ogni anno e che proporrà ai visitatori l’assaggio di deliziose specialità culinarie tipiche del luogo.
Tra queste, merita una menzione la “Massa”, ovvero una buonissima minestra composta da tagliatelle, ceci e verdure di vario tipo.

Sempre nel mese di marzo, e precisamente la seconda domenica, si svolge anche la “Fiera del bestiame” mentre a maggio c’è la festa patronale in onore di “San Cristofuru Pinninu”.