In Trentino, più nello specifico in Val di Fassa, si trova il Lago di Antermoia, incastonato nel Massiccio del Catinaccio.

La bellezza del lago di Artemoia

Il Lago di Antermoia è un lago di origini glaciali che appare agli occhi dei visitatori come fosse un diamante che impreziosisce e dona delicatezza alle imponenti montagne tutt’intorno. Il paesaggio è spettacolare e dona alla vista panorami senza eguali. D’altronde ci troviamo sulle Dolomiti.
Girano alcune leggende in merito a questo luogo. Si racconta che qui le streghe vengano durante le ore notturne per compiere i loro rituali.
Se così fosse, avrebbero scelto davvero un bel posto!
Il Lago di Antermoia è uno dei laghi dolomitici più alti e, al contrario della maggioranza dei laghi glaciali, non si prosciuga durante il periodo estivo, ma rimane alimentato dalle sorgenti del Ruf de Antermoia.
Vicino al lago è situato anche l’omonimo rifugio, entrambi raggiungibili da diversi punti. Vediamone alcuni assieme.

Al Lago di Antermoia da Pera di Fassa attraverso la Val Udai

Un trekking davvero soddisfacente e dai meravigliosi scenari.
Due opzioni di partenza:

  • usufruendo della seggiovia da Pera di Fassa o da Vigo di Fassa e successivamente percorrendo il sentiero 504 per 45 minuti (un tempo vi era anche il servizio navetta a pagamento che portava al Rifugio Gardeccia, ma dal 2019 è inattivo);
  • parcheggiando alla seggiovia Vajolet ci si incammina verso il sentiero 546.

Una volta raggiunto il rifugio Vajolet, si intraprende il cammino 584 arrivando, dopo circa 45 minuti, al Rifugio Passo Principe.
Da qui parte la via ferrata, da fare solo ed esclusivamente se si è allenati ed attrezzati, altrimenti continuare il trekking saltando la parete attrezzata e proseguendo il cammino sul 584 che porta al Passo Antermoia.
Al ritorno tenere il sentiero numero 580 e scendere fino a raggiungere le indicazioni per Val Udai e Mazzin. Una volta arrivati al cammino 579 imboccarlo, ricondurrà al parcheggio.

Al Lago di Antermoia dall’Alpe di Siusi

Doveroso specificare che l’itinerario proposto di seguito ha una durata di percorrenza di 6 ore circa.
Durante questo trekking si attraverseranno i seguenti passi: Tries, Duròn, delle Ciaregole e di Dona.
Un itinerario che chiede fatica ma che ripaga qualunque sacrificio.
In 2.30 ore, dall’Alpe di Siusi si imbocca il sentiero numero 2 tenendo come punto di riferimento l’Albergo Panorama. Dalla Forcella dei Denti di Terra Rossa si sale fino a raggiungere il primo passo: Passo Tries. Da qui si prosegue l’escursione verso la Sella di Cresta Nera e, una volta giunti alla Malga Docoldaura, si scende in Valle Duròn.
In serie seguiranno gli affascinanti paesaggi dei passi Duròn, delle Ciaregole e di Dona, fino ad arrivare al Lago di Antermoia e al suo rifugio.
Per il ritorno è consigliato usufruire degli impianti, a meno che non si prevede pernottamento in rifugio.

Al Lago di Antermoia da Campietiello di Fassa

Un’alternativa molto più semplice e meno faticosa per godere del Passo delle Ciergole e del Passo di Dona, è quella che prevede di raggiungere la Val Duròn in due comodi modi.
Il primo consiste nel lasciare la macchina direttamente sulla Streda de Salin, a Monte di Campitello. Il secondo, invece, è quello di usufruire del servizio a pagamento di trasporto con la navetta. Quest’ultima dall’imbocco di Streda de Salin, porta al Rifugio Micheluzzi, eliminando un’ora e mezza di trekking.

Al Lago di Antermoia da Mazzin

Questo itinerario è, in sostanza, il percorso a ritroso di un pezzo del primo itinerario proposto.
Dal centro abitato del paese, percorrendo circa 500 metri lungo la statale per Campitello, si arriva ad un antico capitello sulla sinistra. Da qui si deve continuare finché non si raggiungono le case di Bee, dalle quali si imboccherà il percorso 580 che conduce sul sentiero da Pera e porta al Lago.

Il Rifugio di Antermoia

Il rifugio situato nei pressi del lago è in una posizione strategica. All’altezza di 2487 metri, è nascosto dalla roccia ed è pronto ad accogliere gli escursionisti con camere e uno stanzone in grado di ospitare fino a 12 persone.
L’ambiente accogliente e caldo, tipico di un rifugio di montagna, è alimentato da pietanze ricche e abbondanti, indispensabili dopo una giornata d’escursione.
Un piatto caldo e la vista dal rifugio sono il miglior modo per premiarsi della fatica fatta.