Situata a pochi chilometri da Verona, Peschiera del Garda è una cittadina lacustre affascinante e ricca di opportunità. Dichiarata città fortezza UNESCO, è perfetta per le escursioni giornaliere ma anche per un fine settimana all’insegna di arte, cultura e divertimento.
In questo articolo vi condurremo alla scoperta delle 5 cose più interessanti e curiose da vedere a Peschiera del Garda.

Il Centro Storico di Peschiera del Garda

La prima cosa che colpisce del centro storico di Peschiera sono le mura della fortezza che la rendono un piccolo gioiello protetto dall’acqua. La rocca infatti, caratterizzata da un’inedita forma a stella, è circondata dal fiume Mincio. Vi sveliamo una piccola chicca: i canali che circondano la fortezza sono un vero e proprio museo a cielo aperto. Visitateli approfittando delle gite in motoscafo, messe a disposizione dalla Pro Loco.
Il secondo consiglio che vi diamo è di visitare il centro storico a piedi, entrando da Porta Verona. Mentre varcate la soglia preparatevi alla sorpresa suscitata dalla cinta muraria del Cinquecento con i suoi bellissimi bastioni uniti dai vari camminamenti di ronda. Uno dei più suggestivi è quello che si trova in corrispondenza della Porta Brescia e che unisce il bastione Tognon e il Feltrin.
Dal bastione Tognon proseguite verso Nord fino a raggiungere il Palazzo del Comando o Presidio. È un luogo storico imperdibile perché proprio qui, lungo queste mura, si organizzò la resistenza sul fiume Piave che seguì la famosa sconfitta di Caporetto. Potete visitare lo splendido edificio neoclassico che ospita anche il Museo Militare e fare una passeggiata rilassante lungo il Parco Catullo.

Ponte dei Voltoni a Peschiera del Garda

Dalla Piazza D’Armi si arriva al famoso Ponte dei Voltoni che offre una vista mozzafiato sul Canale di Mezzo. Questa struttura risale al 1556 ed è caratterizzata dalle famose cinque arcate in cotto, una caratteristica che ha reso il Ponte uno dei simboli più amati della città. Oltre a salire sulle scalinate di mezzo per immergervi nello splendido panorama naturalistico, vi consigliamo di scendere dalla parte della volta più vicina alla piazza Ferdinando di Savoia. Qui potrete ammirare l’unica stazione di pesca fissa di Peschiera, risalente all’epoca romana.

Santuario della Madonna del Frassino

Questo santuario, costruito nel Cinquecento, è un luogo suggestivo che nel corso del tempo ha subito numerose devastazioni ma ogni volta è stato ricostruito rispettando fedelmente le linee originali. La struttura interna è molto semplice perché si compone di un’unica navata e otto cappelle laterali.
Le opere d’arte che custodisce sono molto importanti: tele di Zeno da Verona, Paolo Farinati ma anche una piccola statuetta di terracotta raffigurante Maria. Guardate con attenzione questa scultura perché rappresenta la causa che ha determinato la nascita del Santuario.
Le cronache dell’epoca narrano che un contadino, Bartolomeo Broglia, intento a lavorare nei campi, sentì all’improvviso un fruscio dietro di sé: un serpente stava per attaccarlo. Alzò disperato lo sguardo al cielo, invocando la Santa Vergine. All’improvviso, in corrispondenza di una pianta di frassino, apparve tra le nuvole una piccola statuetta della Madonna. Bartolomeo portò l’effigie a casa e la chiuse in un cassetto ma il mattino dopo non c’era più. Tornato sul luogo del miracolo, trovò la statua proprio accanto al frassino. Maria aveva scelto la sua dimora.

Area archeologica Arilica

L’area archeologica Arilica è un’importante testimonianza della presenza romana a Peschiera. I resti, molti dei quali sono interrati, risalgono al primo secolo a.C. L’aspetto più affascinante di queste rovine è la loro inedita modernità: da una parte sorgeva l’abitato, dall’altra invece la zona produttiva e artigianale. I due “quartieri” erano uniti da una strada. Nella parte occidentale è visibile il cortile di una casa con due stanze decorate.

Chiesa di San Martino Vescovo

La Chiesa di San Martino sorge accanto all’area archeologica e pare si trovi sulle rovine di un antico tempio di Giove. È uno degli edifici più antichi della Diocesi veronese; la prima citazione risale addirittura all’anno in cui Carlo Magno donò due peschiere in legno alla città.
L’edificio che potete ammirare oggi però non è quello originale. Le numerose vicissitudini storiche trasformarono la Chiesa di San Martino in un ospedale militare prima e un magazzino in un secondo momento. In breve tempo, l’incuria e lo stato d’abbandono resero la Chiesa poco sicura tanto che la abbatterono. Furono gli Austriaci a ricostruirla, regalandole quelle linee neoclassiche che la caratterizzano ancora oggi.