Lasciarsi alle spalle lo stress quotidiano per qualche giorno rigenerante per mente e corpo è diventata un’abitudine per molti. L’Abruzzo, con i suoi lunghi tratti di natura incontaminata, è una meta perfetta per lo Slow Tourism. Le montagne, i boschi e i verdi pascoli abruzzesi favoriscono i ritmi lenti e rilassanti. Dimenticare la frenesia dei giorni veloci in uno dei borghi della regione, come Fontecchio, è un vero e proprio piacere psico-fisico. Fontecchio è un borgo elegante vicino a L’Aquila, che dopo il terremoto del 2009 vive ancora il suo processo di restauro e si proietta verso un futuro tecnologico e sostenibile senza dimenticare le sue vecchie tradizioni. Il borgo sembra un’opera d’arte, una scultura a cielo aperta immersa nel verde.

Un borgo meraviglioso tra passato e futuro

Fontecchio fa parte del Parco regionale del Sirente-Velino ed è situato nella Valle dell’Aterno. La storia del borgo risale al tempo degli italici, di cui oggi rimangono una necropoli e alcune tracce di murature. Per volontà dei romani, a Fontecchio furono realizzate anche alcune costruzioni sacre. Tuttavia l’aspetto attuale del borgo abruzzese risale al Medioevo.
A causa dei terremoti diversi monumenti sono stati ricostruiti mentre altri, come l’ex chiesa di San Nicola, lasciati in rovina.
A Fontecchio rimangono le porte di entrata al paese, il Castello Corvi e la Torre dell’Orologio. La torre è una delle ultime che conserva il quadrante a 6 ore. In ricordo delle vittime dell’assalto spagnolo del 1648, fino a qualche anno fa, dalla torre si sentivano ancora i 50 rintocchi. Per preservare gli ingranaggi dell’orologio dall’usura, oggi i rintocchi non si sentono più.
Il simbolo del borgo è però la trecentesca fonte in Piazza del Popolo. La fontana è situata nei pressi di una cappella votiva e rappresenta il cuore pulsante del paese. Fino a qualche secolo fa le donne qui si davano appuntamento per lavare i vestiti e scambiare quattro chiacchiere in compagnia. In passato Piazza del Popolo era anche popolata dalle tante bancarelle del mercato, con tanta gente a fare acquisti. Oggi la piazza resta comunque il cuore di Fontecchio, con una serie di arcate nei palazzi perimetrali e la statua di un militare della 2^ guerra mondiale.

La natura è la vera indiscussa protagonista

La natura incontaminata che circonda il paese si sposa alla meraviglia con delle lunghe passeggiate salutari. I sentieri sono tanti, con tempistiche e difficoltà diverse. Dalle case, molte delle quali trasformate in strutture ricettive, si scorgono i boschi e la valle circostanti. Alle pendici del borgo, a pochi passi dalla piazza, c’è l’Oasi Naturalistica con la bella flora e un’interessante fauna.
L’oasi di Fontecchio si trova nel bel mezzo del Parco Naturalistico Regionale Sirente-Velino. L’oasi è dotata di una conceria medievale, di zone faunistiche, di un percorso dell’acqua, di un centro visita e di un’area picnic. All’interno dell’oasi si effettuano molte attività rivolte al benessere, un posto ideale per rigenerarsi tra la natura. Una zona naturalistica indicata anche per i più piccoli, che possono divertirsi in completa sicurezza e passare qualche ora emozionante lungo i percorsi didattici. L’oasi di Fontecchio è un’imperdibile opportunità per conoscere la storia e la natura del borgo e del Parco Naturale Sirente-Velino.

I prodotti a km 0 di Fontecchio

Il borgo di Fontecchio negli ultimi tempi è fortemente impegnato nel valorizzare i cosiddetti prodotti a km 0, provenienti dal paese stesso e dai comuni vicini. Da queste parti è ormai diventato famoso il “Piccolo Mercato dei Prodotti Lenti“. Le aziende mirano a prodotti di alta qualità, rispettando le vecchie tradizioni, la genuinità e le accortezze ecologiche. In primo piano i biscotti, i salumi, i latticini, alcuni prodotti fatti con la canapa e la birra realizzata in casa.
I prodotti a km 0 di Fontecchio hanno dato vita a un’economia di tipo solidale, tale da richiamare nel borgo abruzzese i Gruppi di Acquisto Solidale (GAS). Con la valorizzazione di questi prodotti, la valle vuole diventare un punto di riferimento per la gastronomia tradizionale. Fontecchio punta dunque anche sulla cucina locale e genuina per attirare nuovi turisti e rilanciarsi definitivamente dopo alcuni anni post-terremoto molto difficili. Gli sforzi sono cioè concentrati verso un futuro in cui il paese potrebbe diventare una risorsa turistica di alto profilo per la regione.