L’America del Sud affascina da sempre i viaggiatori di tutto il mondo per la sua storia legata a civiltà pre-ispaniche e per i paesaggi, selvaggi e affascinati. Sono molte le cose da vedere: dalle Cascate di Iguazu al Perito Moreno fino a Machu Picchu e al Salr de Uyuni, in Bolivia. Proprio tra il dipartimento boliviano di La Paz e la regione peruviana di Puno, sorge un altro luogo che merita di essere visitato almeno una volta nella vita. Si tratta del lago Titicaca che, trovandosi a ben 3812 m. di altezza, rappresenta il bacino lacustre navigabile più alto del pianeta.
Il lago Titicaca sorge in un luogo abitato sin da epoche lontanissime, da popoli come i Colla, i Tiwanaku e i Pukara. Il territorio che lo circonda appare a tratti desolato, con edifici in rovina sparsi qua e là. Poi però compaiono anche campi coltivati, animati da dolci lama, donne dalle grandi gonne colorate e uomini con le loro variopinte bombette in testa.

Alla scoperta del bellissimo lago Titicaca

Il Lago Titicaca ha origini tettoniche e si sarebbe formato in epoca Terziaria. Osservandolo attentamente, si possono distinguere due bacini, collegati tra loro dallo stretto di Tiquina.
Ciò che colpisce subito del Lago Titicaca, raggiungibile sia da Puna in Perù che da Copacabana in Bolivia, è il suo colore. Si tratta di un colore cobalto come il mare a largo e questo è senza dubbio legato anche all’altitudine. L’aria qui è rarefatta. Proprio per questi motivi, si consiglia di vestirsi a strati e di portare con sé un cappello, gli occhiali da sole e soprattutto una protezione solare per evitare fastidiose ustioni. A proposito dell’altitudine, si consiglia anche di acclimatarsi qualche giorno in località come Arequipa o la stessa Cuzco (distante “solo” 375 km). Così da potersi godere il lago Titicaca senza spiacevoli sorprese. Non si esiti a strofinarsi sulle mani la pianta locale muña e a respirarne l’aroma di menta che sprigiona, in quanto aiuta ad aprire i polmoni.

Il nome e le leggende

Il nome Titicaca significa puma grigio e rimanda alla leggenda secondo la quale il Padre del Sole, Inti, pianse per 40 giorni e per 40 notti, per allontanare i puma grigi mandati dagli invasori. Con le sue lacrime si creò il lago, nelle cui acque affogano tutti i puma grigi. Da allora il popolo dell’altopiano cominciò a intonare canti, pronunciando le parole “qaqa titinakawa”, ossia “i puma grigi sono qui”.
Un’altra leggenda narra poi che dal lago Titicaca sia nato Wiracocha, il dio degli Incas. Emerse e creò la luna, il sole e poi la civiltà Incas.
Una delle principali caratteristiche del lago Titicaca è la presenza delle isole galleggianti, fatte di totora, una pianta acquatica molto simile al bambù. Di questa le popolazioni locali consumano anche la parte interna. La loro dieta è infatti molto semplice, tra trote, patate, quinoa.

Le isole del Lago Titicaca

Le Isole degli Uros

Le Isole degli Uros sono abitate da quella che è considerata una delle più antiche civiltà andine e qui si parla la lingua aymarà. Tutto è fatto di totora, case, chiese e scuole. Pare che queste isole, collegate tra loro da passaggi pedonali, siano state costruite dagli Uros per sfuggire agli Incas che avevano invaso le loro terre.

L’Isola di Amantani

Molto meno turistica è invece l’Isola di Amantani e, proprio per questo, assai più autentica. Manca infatti l’elettricità e chiunque voglia dormire qui, dovrà farsi ospitare dagli accoglienti abitanti dell’isola. Chi lo farà avrà modo di trascorrere con loro serate tra cibo tipico, bevande a base di coca, mate e allegre danze tradizionali. Sull’isola di Amantani, dove ci sono i resti dell’omonimo tempio dedicato al Padre del cielo, svettano le cime Pachamama e Pachatata. Da queste cime i tramonti sono i più belli di tutto l’altopiano.

Le Isole Taquile

Altrettanto belle sono poi le Isole Taquile, site nella parte peruviana del Titicaca. Percorrendo una scalinata in pietra, si può godere di uno splendido panorama sul lago e sulla poco lontana Cordigliera delle Ande. Una passeggiata sull’isola permette di camminare tra casupole colorate e botteghe dove si lavorano le coloratissime stoffe andine, dai guanti ai cappelli fino alle sciarpe:. La stessa arte tessile di Taquile è stata dichiarata dall’UNESCO un Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità. Le Isole Taquile conservano resti di costruzioni e terrazzamenti Inca, proprio come la suggestiva Isola del Sole. Qui sono state rinvenute le vestigia di costruzioni dove venivano effettuarti dei riti pre-Inca.

Pomata

Ad affacciarsi sul lago Titicaca è anche la cittadina di Pomata, dove sorge la Chiesa di Santiago Apostolo:. Eretta nel ‘700, mostra una facciata barocca ricca di decori in pietra raffiguranti i puma. Le finestre poi sono in alabastro pregevolmente lavorato, mentre la cupola è in pietra. All’interno di questo tempio, sito su una collina con vista sul lago Titicaca, sono custodite ben 92 tele e due confessionali affrescati.