I viali alberati delle strade che conducono ai Colli Albani evocano un passato noto agli antichi viandanti che trovavano riparo dalla calura estiva sotto la loro ombra. Oggi, condurre auto in velocità non sempre consente di sfruttarne l’utilità ma permette comunque di goderne il fascino immutato. Gli antichi romani erano soliti percorrere queste strade per raggiungere i luoghi di villeggiatura, appena fuori Roma. La zona dei Colli Albani si prestava in particolare, e si presta ancora oggi, alla coltivazione di floridi vigneti. Sono rinomati, infatti, i vini prodotti nell’intera area collinare ed esportati in tutto il mondo.

Dalle colline è facile rimirare il mare, stante l’assenza di rilievi montuosi che ne possano oscurare la vista. Anche stando seduti a guardare i due laghi che caratterizzano i Colli Albani è possibile scorgerlo. Il lago di Albano è quello più grande ma non meno suggestivo è quello di Nemi, sebbene più piccolo per estensione. L’origine di entrambi è vulcanica e la forma pressoché circolare ne evidenzia la natura. In sole cinque tappe è possibile scoprire questi luoghi che da sempre hanno incantato i visitatori.

Lago di Nemi: la Terrazza degli Innamorati

La vista del lago di Nemi è impagabile dalla Terrazza degli Innamorati.
Chiamata così in onore delle leggende mitologiche che narrano degli amori tra Diana e Virbio e tra Numa Pompilio e la Ninfa Egeria, è stata inaugurata il giorno di San Valentino nel 2015. Ristorantini che si affacciano sul lago e che coccolano il visitatore tra antichi sapori e tradizioni completano l’idillio romantico rendendo ancor più prelibate le pietanze.

Il tempio di Diana

A Nemi, tra la natura folta e rigogliosa che riveste le sponde del lago, si eleva un antichissimo Santuario dedicato alla dea Diana.
Il Tempio di Diana, dea della caccia alla quale venivano rivolti sacrifici e offerte votive, ha rappresentato fin dall’antichità un complesso religioso molto importante per il territorio dei Latini prima e dei Romani poi. I ritrovamenti effettuati grazie agli scavi hanno portato alla luce molti reperti ormai dislocati presso vari musei nazionali e internazionali.

Il Museo delle Navi Romane

Non è insospettabile che proprio a ridosso di un lago dalla notevole importanza storica sorga un museo dedicato al ritrovamento dei resti di navi romane. Due navi lunghe più di settanta metri e larghe più di 25 metri sono state ritrovate sul fondo del lago di Nemi.
Risalgono all’epoca dell’Imperatore Caligola che, stando alla sua eccentricità, le utilizzava come palazzi galleggianti. Sfarzose, sia nelle decorazioni esterne che nella mobilia interna comprensiva di accessori, hanno rappresentato con molta probabilità un vezzo impeccabile dell’Imperatore più stravagante che Roma abbia avuto.

Il borgo di Nemi

Tra i Castelli Romani spunta Nemi, che con i suoi vicoletti accoglie il visitatore immergendolo negli spazi di vita vissuta per secoli. Gli antichi romani non sono stati i primi ad insediarsi ma, con molta probabilità, furono le popolazioni latine a posizionare le prime pietre.

L’origine vulcanica del lago non ha intimorito i primi abitanti che, anzi, hanno saputo sfruttarne tutte le proprietà migliori. Vigneti, canneti e soprattutto coltivazioni di fragole, caratterizzano la località lacustre alle porte di Roma. Sono rinomate, infatti, le fragoline con le quali i produttori locali realizzano molte lavorazioni gastronomiche.

Genzano di Roma

Mentre Nemi sorge sul versante interno dell’omonimo lago, Genzano di Roma sorge su quello esterno del cratere.
Il borgo di Genzano ha assunto una struttura tipicamente medievale, poiché in posizione più strategica al fine di difendere il territorio.

Sono due i principali edifici di interesse storico da poter visitare: Palazzo Sforza Cesarini, appartenente agli antichi Baroni di Genzano, e la Chiesa di Santa Maria della Cima. Una passeggiata tra i negozietti e le botteghe della zona consente di rigenerarsi e di riportare souvenir in quantità, compresi salumi e formaggi tipici della zona.