La prima cosa che mi ha colpito di Terranova è stata la sensazione di essere arrivato all’estremo del mondo abitato. L’aria sapeva di sale e alghe, il vento ti sfiorava con quel tono deciso che solo l’Atlantico può darsi, e le rocce sembravano scolpite per resistere. Eppure, nonostante l’asprezza del paesaggio, d’estate l’isola è sorprendentemente vivibile: temperature fresche, luce lunga, strade che scorrono tranquille tra coste frastagliate e villaggi dove la gente si saluta ancora per nome.

Terranova non assomiglia a nessun altro pezzo di Canada. Un po’ Irlanda, un po’ Scandinavia, molto sé stessa. E quando cominci a esplorarla, ti accorgi che il suo carattere cambia ogni pochi chilometri.

Dove si trova Terranova

L’isola si trova nella parte più orientale del Canada, nel centro dell’Atlantico del Nord. Fa parte della provincia di Terranova e Labrador, e basta guardare una mappa per capire quanto sia isolata. Eppure questo isolamento è proprio ciò che la rende speciale.

Il punto d’arrivo più comune è Saint John’s, una città che ti mette subito di buon umore con le sue case colorate di Jellybean Row, strette come matite su colline ripide. Se arrivi la mattina presto, sentirai l’odore del porto mentre il sole filtra tra i tetti e colora tutto di arancione. È un bel modo per entrare in sintonia con l’isola.

Un clima sorprendentemente gentile

A Terranova il mare detta legge, ma in modo più generoso del previsto. Anche in piena estate le temperature difficilmente superano i 16°C, rendendo perfette le giornate per camminare, uscire in barca o semplicemente respirare un’aria limpida che sembra arrivare direttamente dall’Artico.

In inverno si scende sullo zero, ma senza gli estremi rigidi del resto del Canada orientale. E quando soffia il vento – che qui chiamano con nomi diversi a seconda della direzione – lo senti come un compagno di viaggio più che un nemico.

Come arrivare sull’isola

L’aeroporto principale è quello di St. John’s.
Dall’Italia ci vogliono circa 16 ore, con due scali. È un viaggio lungo, sì, ma la sensazione, quando atterri, è di essere arrivato in un luogo che ripaga ogni minuto d’aereo.

Una volta sull’isola, puoi:

  • muoverti con voli interni verso altre zone del Canada

  • oppure noleggiare un’auto, di gran lunga la scelta migliore per spostarti tra fiordi, fari e paesini

Ti capiterà spesso di guidare per mezz’ora senza incrociare nessuno. All’inizio sorprende, poi diventa parte dell’esperienza.

Cosa fare a Terranova in estate

L’estate è il momento in cui l’isola dà il meglio: oceano, ghiacci, animali, sentieri, luce che sembra non finire mai. E ogni giorno offre un paesaggio diverso.

Tour in barca: iceberg, balene e scogliere affollate di uccelli

Il primo iceberg che ho visto era enorme, un blocco blu che sembrava quasi illuminato da dentro. Spuntava all’improvviso, come se l’oceano lo avesse appoggiato lì pochi minuti prima.

Ogni anno, tra giugno e luglio, gli iceberg arrivano dalla Groenlandia lungo la famosa Iceberg Alley. Puoi osservarli:

  • in barca, con tour organizzati

  • in kayak, se vuoi un contatto più diretto

  • oppure dalla terraferma, da vari punti panoramici

Lo scenario cambia di continuo: mentre segui un iceberg con lo sguardo, ti capita di sentire il soffio di una balena megattera a pochi metri dalla barca.

Nella Witless Bay Ecological Reserve, una crociera di 90 minuti può trasformarsi in un incontro ravvicinato con delfini, balene e migliaia di uccelli marini. Le pulcinelle di mare, con il loro becco multicolore, rubano sempre la scena.

Escursioni e passeggiate: l’isola vista passo dopo passo

Terranova ha quasi 29.000 km di costa, e una rete infinita di sentieri. Alcuni partono da villaggi minuscoli, altri si allungano fino all’interno, tra foreste e altopiani che sembrano arrivare da un altro pianeta.

I sentieri del Parco Nazionale di Gros Morne

Il Gros Morne National Park, Patrimonio UNESCO, è un compendio di tutto ciò che l’isola sa offrire.

• Green Gardens
Il percorso parte dalle rocce aranciate del Tablelands, dove la terra sembra rovesciata – un altopiano di origine oceanica che ti dà la strana sensazione di camminare sulla superficie di Marte. Da lì si scende verso una costa vulcanica piena di insenature e grotte marine. Una giornata intera non basta per vederlo tutto.

• Burnt Hill Trail
Una passeggiata breve, perfetta per la sera. Ci sono aree picnic e punti panoramici che si affacciano su un tratto di costa tranquillo. Il tipo di sentiero in cui ti viene voglia di fermarti ogni dieci minuti per fare una foto.

• Western Brook Pond
Il fiordo più bello dell’isola.
Si raggiunge con una camminata leggera, poi si sale a bordo di una barca che attraversa pareti altissime, acqua immobile e silenzio totale. Se ti senti in forma, puoi salire fino alla cima con una guida: un percorso impegnativo, ma lo sguardo dall’alto è qualcosa che difficilmente dimentichi.

Mistaken Point: un libro di pietra di 550 milioni di anni

Tra i luoghi più particolari c’è Mistaken Point, un promontorio che sembra normale finché non ti accorgi che sotto i piedi ci sono fossili antichissimi: forme di vita marine di 550 milioni di anni fa.

Il sito è accessibile solo con visite guidate, dopo una camminata di circa 45 minuti. Arrivi su una piattaforma naturale fatta di lastre lisce, e lì ti mostrano impronte che sembrano foglie, ventagli, figure serpentiniformi. Creature che non camminavano, non nuotavano, non avevano scheletro. E che stranamente sembrano più moderne di quanto dovrebbero.

Cibo e tradizioni: cosa mangiare a Terranova

La cucina qui è pratica, calorosa, legata al territorio. Molti piatti nascono da ciò che la terra e il mare offrivano alla gente che viveva in villaggi isolati.

Birra dagli iceberg: sì, esiste davvero

Una delle esperienza più curiose è provare la birra fatta con acqua di iceberg.
La Quidi Vidi Brewing Company la produce da anni, e se ti fermi per una degustazione scoprirai che usano la stessa acqua anche per vodka, gin e rum. Il birrificio si trova in un piccolo porto tranquillo, un posto perfetto per sentirsi parte dell’isola.

Tour gastronomici all’aperto

Alcuni operatori organizzano tour dove vai a cercare alghe, frutti di mare e erbe spontanee insieme a cuochi locali, preparando poi i piatti direttamente sulla spiaggia. È un modo genuino per conoscere la storia culinaria dell’isola.

Festival estivi

Da giugno a settembre ci sono festival dedicati al cibo e alla musica. Uno dei più noti è Roots, Rants and Roars a Elliston: una due giorni in cui chef e visitatori cucinano e mangiano circondati da scogliere e onde che si infrangono a pochi metri.

Alla fine del viaggio, quello che più resta non sono solo gli iceberg o i fiordi, ma piccoli momenti: la luce che si riflette sulle case di Jellybean Row, il rumore profondo di una balena, l’odore dell’erba bagnata vicino ai sentieri del Gros Morne.

Terranova fa questo effetto: entra piano, poi ti accompagna per mesi, come un ricordo che ha messo radici.