Borghetto sul Mincio è una piccola frazione della vicina città di Valeggio sul Mincio, in provincia di Verona. È famoso per essere uno dei borghi più belli d’Italia.
Per visitarlo basta anche solo una giornata. Qui di seguito andremo ad analizzare tutte le bellezze presenti a Borghetto sul Mincio, partendo proprio dalla sua antica storia, fino ad arrivare ai suoi affascinanti mulini e castelli.

Borghetto sul Mincio: storia e origini

Per risalire alle origini di Borghetto sul Mincio occorre partire dal periodo Longobardo, precisamente intorno al VI secolo a.C.
In quegli anni, tale frazione non si era ancora evoluta. In seguito, in “epoca viscontea”, vennero costruiti il “ponte-diga”, il castello e tutta la struttura che serviva per difendere la città dagli attacchi stranieri. Il nome “borghetto”, infatti, aveva il significato di “insediamento fortificato”. Per diversi anni questa frazione è stata molto importante per collegare alcune delle vie principali presenti nel Veneto.
I primi ad abitare il borgo furono i Longobardi, che si disposero lungo il fiume e che inserirono anche un “gastald”, un ufficiale di dogana. Questi aveva il compito di riscuotere il denaro come tassa per attraversare il corso d’acqua.
Successivamente, Borghetto sul Mincio perse poco alla volta il suo ruolo difensivo, specie quando passò sotto il dominio della Repubblica di Venezia. In quel periodo, l’interesse si spostò verso la coltivazione e il borgo divenne un importante “centro per la macinazione di cereali e pirlatura del riso”.
Nei secoli successivi, questa terra conobbe diverse guerre, come quelle spagnole e le lotte per l’indipendenza d’Italia.
Per tali motivi, gli edifici subirono numerosi interventi di restauro, fino ad arrivare ai lavori effettuati negli anni ’90. Questi hanno dato modo di far ritornare alla luce l’antico splendore del borgo, tanto da diventare una delle mete più affascinanti di tutto il Veneto.

Borghetto sul Mincio: cosa vedere

Chi decide di trascorrere una giornata per ammirare le bellezze presenti a Borghetto sul Mincio potrà creare un semplice itinerario partendo da una delle sue attrazioni principali. Stiamo parlando del Ponte Visconteo. Costruito nel lontano 1395 per volere del duca di Milano, Gian Galeazzo Visconti, il ponte aveva una duplice funzione. Quella di diga e di difesa dei confini. La realizzazione di questa struttura, però, portò a un progressivo declino del centro abitato. Il corso del fiume, infatti, deviò e quindi le navigazioni sul Mincio si arrestarono.
Col tempo, il borgo riuscì ad arricchirsi grazie alla “forza idraulica del fiume”. Con l’edificazione dei mulini e con lo sviluppo della pesca nel fiume Mincio. Tali attività prosperarono nel corso dei secoli e divennero la principale fonte di guadagno della zona. Fino ad arrivare ai giorni nostri, ovvero quando il turismo ha contribuito ad accrescere ancor di più la sua fama.
Chi ha la possibilità di recarsi in questo luogo a giugno avrà la possibilità di assistere alla “Festa del Nodo dell’Amore“. Questo evento prevede una tavolata all’aperto lunga oltre un chilometro e che può comprendere più di 3 mila persone. Piatto principale è il famoso tortellino di Valeggio sul Mincio.

Il centro storico di Borghetto sul Mincio

Una volta effettuato il percorso panoramico lungo il Ponte Visconteo, i turisti possono dirigersi verso il centro storico, vero cuore del borgo, dove si trovano gli “antichi mulini di Borghetto sul Mincio“. L’area è totalmente pedonale e qui si potranno ammirare gli unici tre mulini ancora esistenti, sapientemente conservati e restaurati nel corso dei secoli e perfettamente funzionanti. Anche gli edifici presenti nel borgo hanno conosciuto importanti lavori di restauro e alcuni di questi sono diventati strutture ricettive per turisti.
Nonostante i numerosi interventi, l’atmosfera antica e medievale di Borghetto sul Mincio non ha subito alterazioni e, quindi, chi avrà modo di recarsi in questo luogo potrà sicuramente avvertire il suo fascino di altri tempi.
Sempre nei pressi del centro storico, i turisti potranno procedere con la visita di uno dei palazzi storici del borgo, ovvero la “Chiesa di San Marco Evangelista“, edificata nel XI secolo e restaurata in perfetto stile neoclassico.
Proseguendo la visita di Borghetto sul Mincio, si arriverà poi su un altro ponte, quello di San Marco, anche conosciuto come “Ponte di Legno“, da cui si possono ammirare dei panorami davvero mozzafiato su tutto il borgo, specialmente durante l’orario del tramonto.

Il Castello Scaligero di Valeggio

Ultima grande attrazione di questa meravigliosa frazione veneta è rappresentata dal Castello Scaligero di Valeggio, il cui nome deriva proprio dai Scaligeri che ne stabilirono la costruzione, mentre la cinta muraria fu ampliata su volere di Gian da Galeazzo Visconti.
Dell’intera struttura, l’unico elemento che risale alle sue origini è la “Torre tonda“; il resto, invece, si distrusse in seguito al terremoto del 1117 e la parte che riuscì a tenersi in piedi si modificò più volte nel corso dei secoli.
Il Castello rimase per diversi anni in uno stato di totale abbandono; la Repubblica di Venezia che ha avuto il dominio della zona per oltre 400 anni, difatti, preferì puntare sulle fortificazioni della città di Pescheria sul Garda.
Col tempo, la struttura venne venduta a privati ritornando poi, ai giorni nostri, al suo vecchio e antico fascino.