La chiesa di Santa Maria a Vico è ubicata nelle verdi campagne della Val Vibrata, in provincia di Teramo; con il suo austero stile paleocristiano – preromanico sa affascinare e conquistare i visitatori. Un luogo di culto che dai primi anni del Novecento per le sue caratteristiche è stato inserito nella lista dei monumenti nazionali italiani.

Chiesa di Santa Maria a Vico: una storia lunga millenni

Costruita sui resti di un antico tempio pagano dedicato alla divinità di Ercole, la chiesa di Santa Maria a Vico risale a prima dell’anno Mille; come del resto conferma il suo stile architettonico paleocristiano – preromanico. La struttura si trova nelle campagne della Val Vibrata nei pressi del piccolo paesino di Sant’Omero nella provincia abruzzese di Teramo. Purtroppo non è stato possibile stabilire con precisione l’anno della costruzione in ragione della mancanza di documenti storici certi; le ipotesi sono per un periodo che oscilla tra il nono è l’undicesimo secolo dopo Cristo.
Quel che è certa è la bellezza di questa struttura religiosa; difatti sa affascinare i propri visitatori per uno stile austero ma al tempo stesso intrigante, che riporta indietro nel tempo. Non a caso per la sua bellezza e per quello che rappresenta dal punto di vista sociale e culturale, la chiesa di Santa Maria a Vico dall’anno 1902 fa parte del prestigioso elenco dei monumenti nazionali italiani. Inoltre molti considerano la chiesa uno dei siti più noti di tutto il territorio abruzzese; soprattutto per quanto concerne le strutture dedicate al culto religioso.

Le caratteristiche architettoniche della Chiesa di Santa Maria a Vico

La particolarità della chiesa di Santa Maria a Vico è l’avere una forma basilicale tipica del periodo paleocristiano; prevedeva questo schema architettonico che aveva un perché soprattutto dal punto di vista iconografico. Inoltre la forma basilicale è orientata in maniera tale da seguire il cammino del sole.
Certamente costruirono la torre campanaria in un secondo momento; questa si trova nella zona della navata sinistra. La zona interna riceve la luce dall’esterno da 5 finestre custodite e protette da transenne in travertino traforato. Anche in questo caso si possono apprezzare delle forme iconografiche perfette dal punto di vista geometrico; queste offrono una visione di insieme davvero rilevante. La facciata e tutte le altre zone esterne della chiesa sono realizzate con linee semplici e con i classici mattoncini dell’epoca romanica.
Per gli esperti di architettura, e più in generale di storia dell’arte italiana, c’è da sottolineare la presenza del rosone centrale; un elemento che certamente non ha a che fare con lo stile paleocristiano. Infatti gli studiosi hanno potuto valutare che il rosone risale all’Ottocento, periodo in cui è avvenuto il restauro. Nella parte esterna è presente il bellissimo portale con architrave; realizzato in una lastra di marmo di forma rettangolare sul quale si accentua un arco a tutto sesto. Sull’architrave ci sono tanti elementi di decorazione; questi fanno riferimento a storie e situazioni raccontate nei tetti religiosi; ad esempio i simboli degli Evangelisti.

La parte interna della chiesa

Nella sua semplicità la zona interna della chiesa si dimostra ben curata in ogni sua parte con elementi di stile davvero apprezzabili. La pavimentazione è realizzata in cotto; c’è una divisione degli spazi nelle classiche tre navate con l’abside a forma semicircolare che racchiude e abbraccia il tutto. La divisione tra le tre navate avviene con due file composte ognuna da sei colonne; queste hanno base circolare con la sola eccezione delle prime due che invece sono con una sezione rettangolare. Altro elemento tipico dell’epoca romanica è la copertura ottenuta con soffitto a capriate.
Ci sono poi diverse opere d’arte da visitare e apprezzare, come il dipinto della Madonna col bambino e cardellino eseguito con la tecnica dell’olio su tela; probabilmente risalente al XVII secolo. Di questa splendida opera d’arte purtroppo non è noto l’autore, ma è evidente comunque la qualità e la bellezza. Tra gli altri elementi da visionare ci sono delle tracce di antichi affreschi in gran parte visibili ancora oggi; tra questi La Madonna in trono col Bambino e quello in cui è raffigurato Cristo che siede su un trono. Ci sono altri elementi restaurati, come la decorazione presente su una colonna in cui si vede San Giovanni e Cristo che benedicono.