Nel grossetano, lungo la cosiddetta Costa d’Argento affacciata sul Mar Tirreno, si erge, spigoloso e aguzzo, il meraviglioso promontorio dell’Argentario. Sfiora i 635 m. di altezza e rappresenta oggi una delle più belle località turistiche d’Italia, coniugando alla perfezione storia, archeologia e bellezze naturalistiche.
L’Argentario fu abitato da numerose popolazioni per via della sua posizione strategica, dai fenici agli etruschi fino ad arrivare agli spagnoli. Soddisfa le esigenze di ogni tipologia di viaggiatore. Da quello più rilassato, che ama trascorrere giornate sulle spiagge, a quello più curioso e appassionato di storia, per la possibilità di visitare siti archeologici di grandissima importanza. L’Argentario è adatto anche agli sportivi amanti del golf, grazie alla presenza dell’Argentario Golf Club realizzato in una cornice paesaggistica a dir poco spettacolare. Infine, è adatto anche a chi ama le escursioni, a piedi o in bicicletta, nella natura più incontaminata.

Argentario: cosa vedere tra borghi e spiagge

Il promontorio dell’Argentario in passato era un’isola. Con il seguente abbassamento del livello del mare, si è ritrovata poi collegata alla terraferma da due tomboli: Spiaggia della Giannella e Spiaggia della Feniglia. Quest’ultima, particolarmente incantevole e lunga 7 km, è sabbiosa e quasi totalmente libera: fa parte della bellissima Riserva Naturale Duna della Feniglia. Qui è possibile organizzare delle escursioni con la speranza di scorgere qualche esemplare della fauna locale, tra donnole, volpi, daini e tassi.
Oggi si parla non di promontorio ma di Monte Argentario, un comune della provincia di Grosseto che consta di Porto Ercole e di Porto Santo Stefano.

Porto Ercole

Porto Ercole ha una zona collinare, che è la sua parte più storica e una costiera. Questa ruota attorno al suo porticciolo e alle due fortificazioni costiere, tra le quali Forte Filippo e soprattutto Forte Stella, costruiti dagli spagnoli nel ‘500. Dal camminamento di ronda di Forte Stella si possono ammirare tramonti meravigliosi e una vista dall’alto di Porto Ercole e della sua cinta muraria eretta nel XV secolo.
Merita una visita la Chiesa di Sant’Erasmo. Qui pare che, nel 1610, trovò ricovero Caravaggio dopo essere stato trovato ferito sulla Spiaggia della Feniglia. A Porto Ercole si può vivere il mare, splendido e cristallino recandosi sulla Spiaggia Lunga, con vista sull’isolotto disabitato. Oppure sulla Spiaggia delle Viste, mista di sabbia e ciottoli e più vicina al centro di Porto Ercole. C’è poi Cala Galera, una spiaggia sabbiosa, sita vicino all’omonimo porto e bagnata da uno specchio di mare popolato da yacht.

Porto Santo Stefano

Altrettanto bello è il borgo di Porto Santo Stefano, molto amato dal turismo d’elite anche grazie alle sue spiagge. Tra queste, i Bagni di Domiziano, un arenile sabbioso, piccolo e libero al quale si arriva percorrendo un sentiero immerso negli ulivi. Il suo nome rimanda ai resti della domus dei Domizi Enobarbi, dinastia che darà poi i natali a Nerone.

Cosa vedere all’Argentario durante un week-end

A Porto Santo Stefano si trovano anche altre spiagge, da Cala Pozzarello a Cala del Gesso, bellissima spiaggia di ciottoli. Ci si arriva attraversando un incantevole strada panoramica che termina con una breve scalinata. Chi ama lo snorkeling può invece raggiungere il mare antistante la Cala Grande, raggiungibile mediante un sentiero lungo 500 m. che si snoda nella natura più incontaminata.
Tra le cose da vedere all’Argentario nel corso di un week-end c’è la Laguna di Orbetello. Questo è un vero e proprio paradiso per gli amanti del birdwatching, potendosi avvistare fenicotteri rosa, Cavalieri d’Italia, aironi bianchi e cormorani. Al centro della laguna c’è l’iconico mulino a vento, costruito dai senesi nel ‘400 e ristrutturato in seguito dagli spagnoli. Non lontano si può poi visitare la Polveriera Guzman, dove Giuseppe Garibaldi si rifornì di armi prima di partire nella famosa Spedizione dei Mille.

Ansedonia

Tra i luoghi interessanti all’Argentario c’è poi Ansedonia, una tappa imperdibile per chi ama la storia più antica. Qui infatti si trovano i resti dell’antica città romana di Cosa, fondata nel 273 a.C. e distrutta in seguito alla guerra tra Mario e Silla. Si possono scorgere i resti dell’acropoli, del foro, di domus e dei templi dedicati alla Mater Matuta e alla triade Minerva, Giunone e Giove.
Ad Ansedonia si ergono vicino le medioevali Torre della Tagliata, dove Giacomo Puccini soggiornò tra il 1919 e il 1922 scrivendo parte della Turandot, e la Torre di San Biagio, situata vicino all’Oratorio di San Biagio alla Tagliata, il quale custodisce i resti di un mausoleo romano risalente al II d.C..
Nei pressi di Ansedonia si trovano due straordinarie opere idrauliche di fattura romana: lo Spacco della Regina e la Tagliata Etrusca, nate per convogliare le acque del mare ed evitare conseguentemente l’insabbiamento del porto. Questi luoghi sono legata alla leggenda di Ansedonia, la regina etrusca che pare trovò rifugio in una fenditura naturale (cosidetto spacco) per fuggire dai pirati, nascondendovi poi un tesoro mai più ritrovato.