Tra i borghi più affascinanti della Calabria, Scilla e la sua frazione marinara Chianalea si stagliano su un tratto di costa in cui la natura si fonde con la leggenda. Qui, dove il mare incontra la roccia in uno scenario da cartolina, ogni elemento ha qualcosa da raccontare. Che tu sia un amante della cultura classica, un viaggiatore in cerca di autenticità o semplicemente desideroso di perderti nella bellezza, questo è un luogo da non mancare.

Un punto di partenza: lo scenario dello Stretto di Messina

Il promontorio di Scilla si affaccia su uno degli angoli più suggestivi d’Italia: lo Stretto di Messina, un corridoio d’acqua che separa la Calabria dalla Sicilia e unisce due mari, lo Ionio e il Tirreno. Questa geografia unica non ha soltanto influenzato le correnti marine, ma ha generato anche una delle mitologie più celebri del mondo antico: quella di Scilla e Cariddi.

La leggenda narra di due mostri marini che avrebbero reso impossibile la navigazione in questo tratto di mare. Omero, nell’Odissea, descrive come Ulisse, per evitare entrambi i pericoli, dovette compiere scelte dolorose. Ed è proprio questa lotta eterna tra natura e uomo a definire l’anima profonda di Scilla.

Il borgo antico di Scilla: oltre la leggenda

Oggi Scilla è un borgo vivace e accogliente, sospeso tra memoria e presente. Il centro storico, incastonato tra la collina e il mare, conserva architetture medievali, scorci panoramici e una vivace atmosfera cittadina. È consigliabile partire dal quartiere San Giorgio, il nucleo più antico, e visitare la Chiesa Matrice prima di inoltrarsi verso il lungomare.

La Piazza San Rocco, dedicata al patrono del paese, è una terrazza naturale sullo Stretto. Da qui, lo sguardo si allunga verso le coste siciliane, e nelle giornate più terse si possono distinguere chiaramente le sagome delle sette isole Eolie.

Il castello dei Ruffo: baluardo e vedetta sul mare

Tra i luoghi simbolo di Scilla, il Castello dei Ruffo rappresenta il punto più scenografico. Costruito su uno sperone roccioso a picco sul mare, domina l’intero tratto costiero e divide la spiaggia di Marina Grande dal borgo di Chianalea.

La sua storia è lunga e stratificata: nato come avamposto greco nel V secolo a.C., divenne poi monastero basiliano, roccaforte normanna, sede aragonese e infine residenza della nobile famiglia Ruffo. Restaurato dopo i gravi danni subiti durante i terremoti del 1783 e del 1908, oggi è aperto al pubblico e ospita mostre, eventi culturali e percorsi panoramici. Dai suoi bastioni si gode una vista mozzafiato, perfetta per gli amanti della fotografia.

Marina Grande: dove il tempo si ferma

Scendendo verso il mare, si arriva a Marina Grande, una lunga spiaggia di sabbia e ghiaia incastonata tra le rocce. Il mare qui è trasparente, calmo, ideale per nuotare o rilassarsi, ma anche per attività come snorkeling, canoa e paddle. La zona offre anche una discreta scelta di lidi attrezzati, ma conserva porzioni di spiaggia libera, dove potersi godere la giornata in totale libertà.

A rendere l’esperienza più gustosa, i numerosi ristoranti, bar e gelaterie che punteggiano il lungomare. Pesce fresco, granite artigianali, dolci locali e piatti tipici calabresi sono la regola. In estate, la spiaggia si anima di eventi, musica dal vivo e sagre. Durante i mesi più tranquilli, invece, diventa luogo perfetto per lunghe passeggiate e momenti di contemplazione.

La bellezza discreta di Chianalea

Spostandosi verso est, si entra in un altro mondo: Chianalea, la parte più antica e affascinante del comune di Scilla. Un borgo sospeso sull’acqua, fatto di vicoli stretti, case che poggiano sugli scogli, balconi fioriti e reti stese ad asciugare. La sua conformazione unica le ha valso il soprannome di “Piccola Venezia del Sud”.

Qui, l’assenza di auto e la vicinanza assoluta al mare creano un’atmosfera quasi irreale. I pescatori sono ancora protagonisti della vita quotidiana. Al Scaro Alaggio, si possono vedere all’opera mentre sistemano le barche e preparano le attrezzature per le uscite all’alba.

Uno degli scorci più iconici è quello del Ristorante Glauco, con le sue pedane direttamente sull’acqua. Ma l’offerta è ampia: dai locali più tradizionali alle esperienze gastronomiche più raffinate. Tutti, però, condividono un elemento: la vista privilegiata sul Tirreno e sulla rupe di Scilla, che la sera si tinge di rosso.

Cosa fare a Chianalea

Camminare tra i vicoli di Chianalea è un’esperienza in sé. Ogni strada è una scoperta, ogni angolo un colpo d’occhio da immortalare. Ma ci sono anche luoghi da visitare e vivere:

  • Palazzo Scategna, oggi trasformato in elegante hotel e ristorante

  • Le chiese storiche, come quella di San Giuseppe e Santa Maria di Porto Salvo

  • La romantica Cala delle Feluche, unica spiaggia della frazione

  • Le dimore storiche, come Villa Zagari e Palazzo Giordani, che raccontano una storia aristocratica

Una nuova mobilità: l’ascensore tra mare e cielo

Dal 2021, Scilla si è dotata di una moderna struttura di collegamento verticale: un ascensore che, con un solo euro, consente di salire da Marina Grande fino a Piazza San Rocco senza fatica. Una scelta intelligente per migliorare l’accessibilità, soprattutto per famiglie, anziani e turisti con bagagli o attrezzature.

Dove dormire: ospitalità dal cuore calabrese

Per apprezzare davvero Scilla e Chianalea, bisogna fermarsi almeno una notte. Sono molte le strutture ricettive di charme, spesso ricavate da antiche case dei pescatori. I B&B fronte mare offrono un’esperienza unica: dormire con il suono delle onde in sottofondo, svegliarsi con il profumo del mare e la luce che si rifrange sull’acqua.

In alternativa, ci sono piccoli alberghi, guesthouse e residenze storiche ristrutturate con gusto, che offrono comfort moderni senza perdere il fascino originario. L’accoglienza è calda, autentica, familiare. Una perfetta sintesi dello spirito calabrese.

Scilla e Chianalea: una destinazione che incanta

Scilla è un’esperienzada vivere. Ogni elemento – dal castello al mare, dalle strade al silenzio – contribuisce a creare un racconto che si imprime nel cuore. È la Calabria più sincera e spettacolare, quella delle leggende, dei sapori veri, della bellezza che non si esibisce, ma si svela con discrezione.

Che si arrivi per curiosità, per passione o per caso, a Scilla si torna sempre. Perché certi luoghi non si dimenticano. E tu, sei pronto a scrivere la tua storia sullo Stretto?